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Visita a Casa Museo Jorn: dove l’arte e la natura si uniscono

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Nelle colline a picco sul mare di Albissola, in provincia di Savona, si trova una casa, un po’ nascosta tra gli oleandri e gli agapanthus, carica di storia e di arte che si può visitare gratuitamente e che racconta, in tutta la sua bellezza, una storia di vita, di amore, di infanzia felice e di amicizia: la Casa Museo di Asger Jorn.

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La casa di Asger Jorn: dalla Danimarca alla Liguria

Chi era questo signore dal nome tutt’altro che ligure ce lo racconta, appassionatamente, Cecilia, una delle volontarie dell’associazione Amici di Casa Jorn, associazione che dal 2015 si occupa di questo tesoro
lasciato in eredità al comune di Albissola Marina.

Era il 1954 quando Asger Jorn, pittore danese di fama internazionale, arrivò nella cittadina del savonese, insieme alla compagna Matie e ai loro 4 figli. Pittore, scultore, ceramista, a suo modo filosofo, architetto e letterato, Jorn nacque a Vejrum nel 1914 e per sfuggire al lavoro di pastore impostogli dai genitori scappò in sella alla sua moto alla volta di Parigi. Qui conobbe artisti fondamentali per la crescita del suo estro e della sua arte e fondò un movimento chiamato COBRA la cui caratteristica risiedeva nella pittura semiastratta, in colori molto brillanti, violente pennellate e figure umane distorte, ispirate all’arte primitiva e ai disegni dei bambini.

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Ammalatosi di tubercolosi, decise su invito di alcuni componenti del Movimento Arte Nucleare di trasferirsi sulla riviera ligure, dove le buone condizioni climatiche avrebbero potuto giovare alla sua precaria salute.
Non scelse un luogo a caso, però, a quel tempo Albissola era la capitale della ceramica d’Italia, con una tradizione millenaria e tecniche all’avanguardia e Jorn venne attirato proprio dall’opportunità di approfondire questa arte.

Si narra che appena arrivato con la famiglia era in condizioni economiche tanto precarie, da doversi accampare per un periodo in un prato. Fu così notato dalla popolazione locale che, commossa dalla sua umiltà e dall’educazione dei bambini, decise di aiutarlo e di trovargli delle sistemazioni più dignitose finchè, guadagnato abbastanza, gli fu possibile acquistare un piccolo feudo dimenticato e dismesso sulla collina dei Bruciati.
Attraverso un lungo percorso di recupero e di risistemazione, nel rispetto del luogo e delle sue caratteristiche, riuscì a convertirlo in una casa e al contempo in un laboratorio d’artista dove vivere e lavorare insieme.

Una casa dove si respira amicizia

Da ciò che abbiamo capito di Jorn, attraverso i racconti di Cecilia e dall’osservazione delle sue opere, la vita e la professione artistica erano un tutt’uno: non vi era scissione, ma un profondo intreccio delle due.

Ecco perché la sua casa era sempre aperta ad amici e artisti, ecco perché amava così tanto i suoi figli e i bambini in generale: non erano un ostacolo ma una risorsa per la sua ispirazione. Soprattutto questi ultimi venivano spronati a dipingere liberamente e di quelle opere infantili, Jorn faceva mostre ed esposizioni, amava i loro colori e la scelta dei soggetti semplici così tanto da aver, un giorno, recuperato dei piatti bianchi da un forno di ceramiche e invitato tantissimi bambini a dipingerli. Quei piatti si trovano oggi appesi in una delle stanze della casa, illuminati dalla luce del sole e rivolti verso le finestre che danno sul mare, un luogo d’onore.

piatti decorati arte

Ciò che non vi ho ancora detto è che il restauro del feudo avvenne in due fasi, Jorn comprò prima la casa (lato est) e, poco dopo, l’edificio adibito a studio (lato ovest): Sia gli edifici che il terreno si trovavano in stato di abbandono e di incuria e solo grazie all’aiuto di Umberto (Berto) Gambetta, un abile operaio albisolese, in pochi anni vennero trasformati in un luogo accogliente, rigoglioso, ricco di vita, di arte e poesia. Il sodalizio tra i due non si limitò a questa ristrutturazione, però, divennero così amici e in confidenza che quando Jorn morì, nel 1973, e lasciò la sua casa museo al comune di Albissola, fece scrivere nel suo testamento che Berto e sua moglie avrebbero potuto continuare a viverci per il resto della loro vita. E così fecero, continuando a mantenere pulsante quel luogo che lo era stato per alcuni vent’anni.

Visita a Casa Museo Jorn

Visitare la casa di Jorn significa poter vedere tutte le espressioni artistiche di Jorn in un unico fantastico ambiente: dipinti murali, collage di ceramiche di ogni epoca, sculture in pietra e marmo all’aperto. Un giardino affacciato sul Mar Mediterraneo, ricco di specie floreali, piante ed essenze aromatiche. Un intreccio di suoni e profumi naturali, tra le antiche fasce e i muretti colorati.

La vitalità, la serenità, la gioia, la cultura che vissero i protagonisti di questa storia, è visibile in alcuni pannelli che raccontano il quotidiano di questa stramba famiglia allargata e si respira ancora oggi nel passeggiare tra le stanze della casa e dello studio e nell’osservare i pavimenti, i muretti, i particolari del giardino.

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Jorn concepiva l’arte e l’architettura come un insieme organico di spazio, forme, colori spontanei, liberi e vivaci in grado di migliorare la vita delle persone e della comunità, al contempo l’artista rispettava la natura, gli animali, i bambini e condivideva volentieri con essi e con gli amici i momenti di festa e di relax che alternava all’impegno artistico e intellettuale.

Ogni opera d’arte o di decorazione all’interno e all’esterno della casa è stata decisa da Jorn e la messa in opera veniva affidata a Berto. Ciò che amava fare era riutilizzare in maniera spontanea, ma sempre consapevole vari oggetti che venivano inglobati nella costruzione: scarti edili si mescolano a conchiglie, cocci ceramici, marmi, anfore antiche, piatti e sculture non soltanto del padrone di casa, ma anche degli artisti suoi amici che
trascorrevano spesso il loro tempo in questa dimora. Jorn predisponeva il lavoro e Berto lo aiutava a realizzarlo così come lui voleva.

Visita alla casa museo

La casa Museo Jorn è interamente visitabile.
Si comincia dal primo edificio: la casa, costruita su due piani dove al piano terra troviamo la cucina, una splendida veranda a picco sul mare, la cantina dove Jorn, appassionato di vini, conservava le sue bottiglie e il bagno, al primo piano un salotto e le camere da letto. Si cammina poi per il giardino, perdendosi tra le piante, godendo dell’arietta, percorrendo i terrazzamenti, affacciandosi sulla grande vasca piena d’acqua e pesci per poi tornare all’edificio principale, lo studio, anch’esso su due piani che oggi ospita la biglietteria e il bookshop al piano terra e l’atelier di Jorn e la sua stanza di meditazione al primo piano.

Nel 1973, quando morì, Asger Jorn lasciò in eredità la sua casa al Comune di Albissola Marina, con il desiderio che potesse diventare un museo internazionale e un luogo di riferimento per gli albissolesi. Dopo la morte di Berto Gambetta e Teresa Saettone, usufruttari vita natural durante secondo indicazioni testamentarie dell’artista danese, a partire dal 2000 iniziò una lunga e complessa operazione di restauro e musealizzazione, che terminò nel 2014 con la riapertura del sito come “Casa Museo Jorn”. L’associazione che oggi si occupa della gestione delle visite e dell’organizzazione di mostre temporanee ha ereditato da Jorn l’amore verso i più piccoli e in quest’ottica continua a organizzare laboratori e workshop per le scuole e per le famiglie all’interno di una struttura in legno costruita appositamente nel giardino della casa Museo e dotata di tutti i materiali per far
scatenare la fantasia.

Casa Museo Jorn: informazioni utili

Dove: Casa Jorn si trova in via d’Annunzio 6, in località Bruciati, ad Albissola Marina (SV).

Come arrivare: Casa Jorn si raggiunge in auto dal centro di Albissola Marina oppure a piedi, con una salita piuttosto impegnativa oppure in auto.

Info per la visita: La visita a Casa Jorn è gratuita, con offerta libera. I gruppi con propria guida pagheranno 3€ a persona. Le visite guidate costano invece 10 € a persona, durante i normali orari di apertura; 15 € durante aperture straordinarie. Per prenotare potete scrivere a amicidicasajorn@gmail.com

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