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La Street Art a Genova: tour a piedi

street art genova

Se vi piace camminare per le vie di una città con il naso per aria e l’arte contemporanea vi incuriosisce, allora non potete perdervi la street art a Genova. Ecco il mio tour a piedi.

Dopo aver raccontato la mostra di Banksy e quella di Obey a Genova, ho pensato di proporvi un breve itinerario tra la street art genovese, coloratissimi esempi di arte e comunicazione non verbale disseminata in giro per il centro città e le periferie. Pronti a camminare con il naso all’insù?

Genova sopra e sotto la Sopraelevata

La strada Aldo Moro, che tutti conoscono meglio come La Sopraelevata, è la strada a scorrimento veloce che per circa 6 km attraversa la città sul fronte del mare.
I turisti appena arrivano a Genova ne apprezzano la sua funzionalità (guidare a Genova è complicatissimo) e soprattutto la vista panoramica. Per i genovesi è amore (risolve tanti problemi) e odio per il suo impatto estetico, evidenti soprattutto quando la si guarda da sotto.

Dall’estate del 2016 è finalmente oggetto di un progetto di riqualificazione, ancora in corso: il progetto Walk the Line, si è riproposto di ridipingere gli oltre 100 piloni della sopraelevata con opere di writer da tutto il mondo: Ruben Carrasco (Messico), Combo Culture Kidnapper (Francia), Orion (Brasile), Symbiote Graphics (Croazia), Etnik (italo-svedese)ma anche gli italiani La Fille Bertha, Seacreative, Joys, Silvia Giuseppone, Drina A12 e Giuliogol e molti altri…
Dalle opere iconograficamente più complesse, a quelle grafiche a quelle più concettuali, gli spazi urbani hanno oggi acquisito un nuovo valore e, inutile dirlo, sono molto più belli da vedere!

street art genova murales sopraelevata

Anche per i bambini diventa così divertente seguire da sotto il percorso della sopraelevata, per scoprire, dal porto antico alla Stazione marittima tutti i diversi soggetti e i messaggi raffigurati nei piloni.

Uno dei nostri preferiti è anche il più recente: un omaggio a don Andrea Gallo, indimenticabile figura spirituale ma anche politica e sociale di Genova, che si trova proprio all’ingresso del porto antico. il pilone, dipinto su entrambi i lati, mostra da una parte una bambina che in punta di piedi disegna in maniera molto semplice barche e un sole e invita a “restare umani“, dall’altro lato invece un ribaltamento del preconcetto sulle immigrazioni, con una mano di colore che salva nel mare una mano bianca, il tutto sovrastato dalla frase di Don Gallo “Dimmi chi escludi e ti dirò chi sei”.

Dove si trovano: la Sopraelevata è decisamente visibile… basta seguire il suo percorso e ammirare uno, per uno, tutti i piloni!

La street art a Genova contro le mafie

Meno noto e forse meno visibile, è anche un altro progetto genovese legato alla street art e realizzato sotto la direzione dell’Associazione Libera. Questa bellissima e colorata iniziativa vuole dare visibilità a tutti gli spazi confiscati alle mafie in città. Le saracinesche di questi locali, ridipinte da giovani artisti locali, escono così dall’omertà e dall’anonimato e tornano a vivere, colorate e legali, tra i vicoli genovesi.

La maggior parte si trova nel quartiere della Maddalena ma se ne possono trovare altre sparse per tutti i vicoli. Le riconoscerete: sopra troverete scritte che iniziano tutte con “Un bene confiscato…” e tanti diversi messaggi come “cambia il volto alla città”, “v’illuminerà”, “apre alla bellezza”, “smuove le acque”, “è spazio per le idee”.

street art genova murales

Dove si trovano: questa è una vera caccia al tesoro tra i “caruggi”. Per andare sul sicuro partite da via della Maddalena e i vicoli nei dintorni… ma per esempio quella nella foto si trova nei pressi dei Giardini Luzzati.. vi sfido a trovarla!

Genova e i murales oltre Il Ponte

Genova non è mai stata una città all’avanguardia, ma è da sempre una città orgogliosa, che fa sentire la sua voce e che ad ogni batosta rialza la testa per ricominciare dalle sue macerie.

Ed è quello che è successo anche questa volta, dopo il crollo del ponte Morandi e dopo tutti i disagi e danni che questo ha comportato non solo per i quartieri limitrofi ma per la città intera.

Certamente questo non è il luogo per parlare di politica o della necessità di un costante sostegno alle attività commerciali del quartiere di Certosa (il più colpito)… quindi vi parlerò di una delle iniziative più belle che in questo anno e mezzo sono state portate avanti per sostenere questa periferia e per riqualificarne gli spazi che erano stati già da tempo dimenticati.

street art genova murales Certosa

On the Wall è il progetto che prosegue ideologicamente il già citato Walk The Line, utilizzando la street art come strumento di riqualificazione urbana: in 30 giorni (tra metà luglio e metà agosto 2019) sono stati 17 gli artisti coinvolti nel restyling di 12 muri nel quartiere di Certosa.

Tra questi anche il murales più grande di Genova, realizzato dall’artista olandese Zedz e visibile anche sulle strade di scorrimento sul fiume Polcevera: un colorato insieme di forme geometriche che esprime tutte le diverse forze che animano i quartieri della Valpolcevera.

Ma c’è  anche l’omaggio al genovese Paolo Villaggio, i ragazzi sulla Cinquecento, il campetto da basket ridipinto e che ricorda quelli made in USA e l’abbraccio di Ozmo, che riprende l’opera del Canova e che idealmente vuole essere un abbraccio, conforto a tutta la comunità.

street art genova murales Certosa

Dove si trovano: il quartiere di Certosa è periferico ma raggiungerlo è molto semplice. Basta prendere la metropolitana (a Genova c’è una linea sola) e scendere al capolinea Brin. Da lì incomincia subito il percorso.

E se fate foto e volete postarle sui social ricordatevi di utilizzare l’hashtag #certosaguardainalto: sono piccole cose, ma è pur sempre un modo per non dimenticare i quartieri in difficoltà!

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